giovedì 15 agosto 2013

Incipit A di Romina Tamerici


Davanti a un bivio.
Quel giorno come mille altre volte: un labirinto di speranze e di illusioni in cui tutte le strade sembrano sbagliate.
La familiare sensazione di non sapere cosa fare della propria vita condisce la voglia di andarsene lontano, sempre più distanti dalla prigione delle abitudini, dalla tela delle relazioni sbagliate, dai dubbi travestiti da certezze.



Questa parte del labirinto è stata scritta da Romina Tamerici, l'amministratrice del blog. Maggiori informazioni nella pagina Su di me.




Piccola nota: L'incipit è molto aperto.  Per scelta ho scritto solo poche righe, non ho introdotto nessun personaggio e non ho neppure imposto un punto di vista (il narratore potrebbe essere in prima o terza persona, esterno o interno...).  Non c'è nessuna indicazione del genere letterario, quindi mi aspetto da storie introspettive a fantascientifiche, da horror a gialli... insomma, non ho messo limiti (a buon intenditor...).




Ecco cosa puoi fare adesso...

  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Finora aveva sempre anticipato la riflessione all’azione. E se stavolta avesse provato ad agire, semplicemente agire, senza neanche preoccuparsi troppo delle conseguenze? Magari è vero che la fortuna aiuta gli audaci. Se solo fosse stata in grado, pensava, di distinguere dove finisce l’audacia e comincia l’incoscienza… Ed ecco che ricominciano i dubbi, le paure. Be', certo, le esperienze bruciano e non si cancellano così facilmente.
      Come quando prese la decisione di lasciare l’università, ma solo dopo essersi costretta a un anno di frequentazione con tutti gli esami di rito. [continua] (vai alla parte AA di Ivano Landi, clicca sul link).
    • Il fatto è che nessuno mi ha parlato delle due porte.
      Ma andiamo con ordine.
      Sono clinicamente morto. Questo significa che tutti i segni vitali sono piatti come il marmo della lapide dietro cui riposo. Così, mentre il corpo si decompone e foraggia nuove forme di vita, la mia ombra risiede in questo limbo.
      La morte non è come la immaginavo. È come stare una sala d'attesa.  [continua] (vai alla parte AB di Salomon Xeno, clicca sul link).
    • Sospirò. Del resto era ovvio che lui non sapesse come cavarsela tra le decisioni. Penso troppo, è questo il problema, si disse. Una tigre non dovrebbe pensare. Dovrebbe solo agire, seguendo il suo istinto. Ma da tempo si era reso conto che il suo istinto non sempre era perfetto. Del resto gli uomini riescono a sopravvivere senza artigli né zanne solo seguendo il loro pensare. Quindi il fatto che lui riuscisse a pensare non doveva essere cosa poi così brutta.  [continua] (vai alla parte AC di Reiuky, clicca sul link).
    • Sì, essere un investigatore privato rendeva Igor, ogni giorno che passava, sempre più insicuro. Era veramente quella la sua via?
      Parenti e amici che contavano su di lui per ogni piccolezza di certo non aiutavano. Lui voleva essere un investigatore serio, non un cacciatore di oggetti smarriti o un informatore di pettegolezzi!
      Aveva studiato, si era preparato, finché era stato un collaboratore le cose erano andate bene: era ciò che desiderava. Ma, da quando si era  finalmente in proprio, nessuno gli dava mai il giusto merito. [continua] (vai alla parte AD di Maria Todesco, clicca sul link). 
    • Era entrato in ufficio come tutte le altre mattine, lo sguardo basso e un po’ assente. La ragazza alla reception lo aveva salutato distrattamente, senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo cellulare. Sembrava una posseduta, rifletté proseguendo verso gli ascensori. Non sopportava più quell’edificio e le persone che lo frequentavano, così come non sopportava la gente della palestra e quella del cineclub a cui si era iscritto senza troppa convinzione. Avrebbe voluto essere da tutt’altra parte, magari a crogiolare al sole in un’isola tropicale, ma quel giorno era lì, come il giorno prima e quello prima ancora.  [continua] (vai alla parte AE di The Obsidian Mirror, clicca sul link).
  • Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).

  
Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!


Attenzione: lo spazio dei commenti qui sotto può essere usato per fare commenti tecnico/stilistici o di gradimento sulla parte in sé, non per scrivere continuazioni. 





10 commenti:

  1. E brava Romina! Una bellissima idea.
    Mi prendo qualche giorno per esplorare il tuo nuovo blog e vedere come fare per partecipare.
    In questo momento come sai sono un po' a corto d'ispirazione e piuttosto oberata di studio, ma seguirò questo progetto con grande interesse.

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    1. Benvenuta nel dedalo!
      Grazie, Valentina. Sono lieta di averti qui. Il tempo è un bruttissimo tiranno, ma spero troverai l'ispirazione.

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  2. Al momento è molto invitante proprio perché è un incipit assai aperto, però preferisco dare tempo anche ad altri internauti di leggere e aderire, in gruppo il progetto si muoverà meglio.

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    1. Benvenuto anche a te nel labirinto di parole che sta nascendo!
      Una cosa che forse non ho chiarito benissimo (dato che me l'hanno già chiesta in tanti) è che ci potranno essere più seguiti di questo incipit, quindi se tu scrivi il seguito non vincoli tutto il blog, sappilo! Non avrei mai dato a nessuno cotanta responsabilità.
      Comunque stiamo a vedere che succede. Intanto grazie per l'entusiasmo e la visita.

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  3. E' accattivante e intricante, ma per l momento voglio fare come l'indiano che sta in riva al fiume: vedere e aspettare. E' saggio.

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    1. Benvenuto nel labirinto!

      Soprattutto è intricato! Altrimenti che labirinto sarebbe? Ok, osserva il fiume e fai il saggio. Se poi ti viene voglia di fare un tuffo, aspetta di aver digerito il pranzo prima, mi raccomando. Grazie di essere passato.

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  4. Ciao Romina. è fighissima l'idea. Ma ho paura che ti porterà via un sacco di tempo per raccogliere tutti i nostri pezzi, metterli al posto giusto, creare i vari link e compagnia.

    Spero che tu riesca a portarlo avanti, perché l'idea mi piace tantissimo. Come hai visto ho ti ho anche mandato un paio di pezzi. Sono entusiasta di questo gioco.

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    1. Benvenuto nel dedalo! Averti qui è davvero un piacere.
      Credo anch'io che mi servirà più tempo del previsto, ma ormai sono organizzatissima con i link e il resto, quindi spero di farcela. Sinceramente pensavo non mi seguisse nessuno e di chiudere in breve, ma invece... dai, incrociamo le dita. Sono lieta del tuo entusiasmo e ho visto un bel po' di messaggi nella mia mail, ora provvedo e tra un po' sarà tutto online.
      A presto e grazie per la partecipazione.

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  5. Ok, ho letto bene le istruzioni! Una cosa non ho capito, Romina: ma uno deve scrivere solo un paragrafo (una tappa insomma) e poi stop, oppure può continuare in più tappe fino a che non ha finito la sua storia? Grazie, un saluto e complimenti ancora per l'idea, è divertentissima!!

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    1. Ogni parte deve avere massimo 500 parole (indipendentemente dal numero di paragrafi).

      Puoi scrivere tutte le parti che vuoi. Il Dedalo è creato con l'idea di favorire la scrittura collaborativa, però niente vieta che tu scriva vari post nella stessa storia, anche di seguito. Il filone A, per esempio, è scritto quasi tutto da Ivano che, quasi ogni giorno, mi manda una parte. Quindi tu puoi scrivere un pezzo del filone B, poi uno della D e poi uno della A, per esempio, oppure continuare il tuo filone, senza problemi. Ovvio che se mi mandi trenta post di fila lo stesso giorno per finire una storia non potrò caricarli tutti in giornata (anche le mie giornate hanno solo 24 ore, aimè).

      A me personalmente piace l'idea di continuare qualcosa scritto da altri e poi lasciare che siano altri a prendere le redini, ma i gusti non si discutono, ovviamente!

      Ora aspetto le tue parti!
      Grazie a te.

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