venerdì 23 agosto 2013

Parte AD di Maria Todesco



Sì, essere un investigatore privato rendeva Igor, ogni giorno che passava, sempre più insicuro. Era veramente quella la sua via?
Parenti e amici che contavano su di lui per ogni piccolezza di certo non aiutavano. Lui voleva essere un investigatore serio, non un cacciatore di oggetti smarriti o un informatore di pettegolezzi!
Aveva studiato, si era preparato, finché era stato un collaboratore le cose erano andate bene: era ciò che desiderava. Ma, da quando si era  finalmente in proprio, nessuno gli dava mai il giusto merito. Era ancora abbastanza giovane per poter cambiare strada, ma se la seconda scelta si fosse rivelata quella veramente sbagliata?
Forse è solo stress da lavoro, pensò scorrendo un'altra volta le ultime foto che aveva scattato.
Non c'era dubbio: la moglie del committente s'incontrava con un altro uomo, ma non gli dava l'idea di una relazione amorosa. Tutt'altro. S'incontravano di nascosto, sì, ma solo in vicoli o bettole e per pochi minuti alla volta. Da quanto la seguiva? Quasi una settimana? E i due s'incontravano non più di una volta al giorno. Gli servivano altri indizi, ma il tempo stringeva: aveva solo un'altra settimana. Si doveva sbrigare. Sui suoi casi, no, non poteva permettersi di sbagliare nemmeno la prima decisione.



Questa parte del labirinto è stata scritta da Maria Todesco, gestrice del blog omonimo e autrice della raccolta poetica Cristalli di vita



Ecco cosa puoi fare adesso...

  •  Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Insomma, era preso da quelle elucubrazioni quando entrò la segretaria con il suo passo felino. Uno schianto di donna, se fosse stata una donna.
      Adorava guardarla muoversi nell'ufficio e osservarla quando si sedeva in modo provocante sulla sua scrivania. Quando lo guardava con quegli occhi di cielo, dimenticava per un momento la sua vera natura e sentiva un tonfo al cuore.
      «Sono arrivate queste, Igor» pronunciò il suo nome in modo così dolce e mieloso che tutte le preoccupazioni sparirono «ho pensato che avresti voluto vederle subito».[continua] (vai alla parte ADA di Reiuky, clicca sul link). 
    •  Si alzò e prese il cappotto, deciso a non rimandare oltre. Tastò le tasche per essere certo di avere le chiavi della macchina con sé e scese per strada, pronto a riprendere l’appostamento e, con un po’ di fortuna, il pedinamento.
      Il percorso della moglie, da casa al luogo d’incontro e dal luogo a casa, era sempre il più breve possibile, che fosse in macchina o a piedi. Quel giorno era a piedi e quindi lui, sceso dalla macchina, la seguiva tenendosi a una trentina di metri di distanza. Lei non si fermava mai e non perdeva tempo a guardarsi attorno. Gli dava un’idea di profonda sicurezza, quasi di superbia: non esattamente come l’aveva descritta il marito. [continua] (vai alla parte ADB di Salamandra, clicca sul link). 
  • Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
  •  Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.



Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



Attenzione: lo spazio dei commenti qui sotto può essere usato per fare commenti tecnico/stilistici o di gradimento sulla parte in sé, non per scrivere continuazioni. 



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