mercoledì 25 settembre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



«No, non credo che mentisca. Mi ha anche invitata ad andare a vederla suonare. Inoltre, un paio di volte è salita da noi una sua collega musicista con cui fa dei duetti».
«Questa sì che è una notizia» esclamò Giulia «la mummia egizia che intrattiene relazioni con il mondo dei vivi!».
«Già, proprio così. E come vedi non sono la sola a essere prevenuta verso qualcuno».
«Ma l’ha anche fatta entrare nella sua stanza?» insisté Giulia.
La domanda stavolta non lasciò indifferente Luisa che ci rifletté su per una manciata di secondi prima di essere, però, costretta alla resa: «Sai che non te lo so dire? Non ci ho proprio fatto caso».
«Caspita!» esclamò all’improvviso Luisa «Giulia, hai visto anche tu?».
«Visto cosa?».
«Io per aprire quel cavolo di portone devo spingere con due mani e faccio ancora fatica. Lei, Alessandra, sembra averlo fatto con un dito…».
«Come fai a dirlo con questa poca luce?» replicò l’amica.
«In ogni caso, non mi resta che imitarla» aggiunse Luisa, facendo seguire alle sue parole un gran sospiro che lasciò a dir poco sorpresa l’amica.
Non si scambiarono tuttavia altre parole se non la promessa di risentirsi l’indomani e, dopo il rituale bacio di saluto, si separarono.

Dopo meno di due minuti Luisa fu al di là del portone e ai piedi delle scale che la separavano dal suo appartamento. Le stesse scale, si fermò a riflettere, che la sua inquilina saliva ogni giorno con il violoncello in spalla. Dove trova tutta quella forza?, si chiese, sono forse gli intrugli energetici che beve? Ricordò a quel punto di essersi anche ripromessa di fare una ricerca in internet a proposito delle diete liquide, ma era qualcosa che poteva aspettare. Le urgenze, al momento, erano altre, a cominciare dal conflitto interiore in cui era immersa e che la lasciava completamente disorientata, combattuta com’era tra due i desideri opposti di affrontare di nuovo, al più presto, Alessandra e quello di evitarla invece come la peste.
Dovette in ogni caso ammettere con se stessa di essersi segretamente augurata, per gran parte di quel pomeriggio, di non rivederla mai più. E, anche in quel momento, non aveva perso del tutto la speranza che ciò che era successo tra loro quel giorno si rivelasse alla fine sufficiente a spingere la sua inquilina definitivamente fuori, armi e bagagli, dalla sua vita. Dopotutto, così schiva, così diffidente, così corazzata com’era… come poteva tollerare non una, ma due intromissioni nel suo mondo nel giro di così poco tempo? Poteva però benissimo avere sottovalutato la sua capacità di adattamento, così come, tratta in inganno dalla sua figura minuta, aveva sottovalutato le sue capacità fisiche.
Ma comunque stessero le cose, concluse dentro di sé Luisa, restava il dato di fatto che lei, a ventisei anni di età e senza nessun preavviso, si ritrovava per la prima volta con i confini della sua identità sessuale come smangiucchiati da qualcosa che continuava suo malgrado a percepire come esterno a sé, come poteva esserlo un branco di famelici pesci. 




Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.




Ecco cosa puoi fare adesso...

  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Le acque sembravano essersi di nuovo acquietate, almeno esteriormente. Per essere più vicini al vero, però, sarebbe stato molto più corretto dire che tragedie e commedie erano tornate a svolgersi, in massima parte, sul palcoscenico del suo teatro interiore. Un palcoscenico in cui lei, Luisa, la protagonista, rischiava continuamente di essere spinta sullo sfondo da una moltitudine di comparse.
      Era in ogni caso da un po’ di tempo, grazie alle sue letture ma anche in base alle sue riflessioni interiori, che si era formata un’idea abbastanza chiara sulla stretta relazione esistente tra nevrosi e vita sessuale. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
  • Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.


Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



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