Il 5 di
ogni mese, così si erano accordate all’inizio. Anche se, parlare di accordo nel
loro caso, la faceva sorridere. Usando un’analogia musicale: poteva esserci
qualcosa di più scordato di tutta quell’assurda situazione?
E così era di nuovo punto e accapo.
Aveva promesso a Giulia di riflettere su quello che le aveva detto quel
pomeriggio, ma in realtà non pensava di avere veramente bisogno di farlo. Le
era del tutto evidente che non provava niente per Fabrizio e che quindi il
particolare tipo di transfert che Giulia aveva ipotizzato era fondato
sul nulla. Ma di questo non poteva certo incolpare l’amica, che stava solo
facendo del suo meglio per aiutarla. Che poi, di contorno, amasse anche fare
sfoggio della sua infarinatura in materia di psicanalisi, anche questo le
sembrava indubbio ma era ancora un altro discorso.
Un poco più utili e interessanti le
erano sembrati, a naso, i pochi accenni che Giulia le aveva fatto su Anais Nin
e in effetti sperava di leggere presto le citazioni dal Diario che l'amica
aveva promesso di spedirle. Ma ci sarebbe comunque voluto del tempo, che Luisa
avrebbe dovuto riempire. Con cosa? Sicuramente con la cena e i suoi preparativi
ma anche leggendo.
Entrò così nella sua stanza e cercò subito
di individuare negli scaffali della libreria Dio di illusioni. Fu
sollevata quando lo vide, quasi avesse temuto di averlo prestato per la seconda
volta ed essersene dimenticata. Ma non pensò minimamente di rileggere quel
libro, che ricordava ancora troppo bene. Le mancavano invece un paio di
capitoli per concludere la lettura di Follia, il primo romanzo di
Patrick McGrath che le fosse capitato di comprare, e decise che avrebbe
dedicato proprio a quella trentina di pagine il tempo che la separava dall’ora
di cena. Le sembrava anche, a conti fatti, il tipo di lettura più adatto a
conservare quel particolare tipo di sospensione in cui si sentiva come
precipitata quel pomeriggio.
Era infatti certa che quella storia, non importava quanto fosse cupa,
non avrebbe minimamente alterato il suo stato di animo, tanto la sentiva
scollegata dalla sua situazione del periodo. Salvo forse per il fatto che aveva
a che fare, guarda caso, con la psicanalisi. Ma, per il resto, parlava del
lento e inesorabile processo di autodistruzione di una donna per amore ed era
abbastanza facile prevedere che non ci sarebbe stato nessun lieto fine.
Distruggersi per amore? La tentazione Luisa l’aveva avuta in passato, anche
forte in certi momenti, ma aveva resistito e adesso la guardava come se fosse
appartenuta a un'altra e non a lei. Era anche abbastanza certa che sotto sotto
si fosse trattato di una vocazione al martirio, un po’ come suggeriscono le Mille e una notte. Anzi, lo ripetono in
continuazione e a chiare lettere: i morti per amore ascendono automaticamente
al rango dei martiri. Ed eccolo lì, davanti a lei, il cofanetto con i quattro
volumi dell’edizione integrale del lunghissimo racconto di Sherazade, nello
scaffale più o meno dedicato alle fiabe.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Leggerli tutti e quattro dall’inizio alla fine era stato un po’ come scalare una catena formata da quattro montagne, ma era servito allo scopo: mantenerla abbastanza a lungo in un mondo a parte, preservandola da questo. E proprio quando più le era stato necessario.Trascorse quindi l’ora successiva dividendosi tra la sua stanza e la cucina, tra le pagine di Follia e i fornelli, finché a un certo punto, aprendo il frigo, non le cadde l’occhio sui cartoni tetrapack dei succhi di frutta di Alessandra. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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