In ogni caso, dopo quella sera, Luisa perse
completamente di vista gli ex compagni di università e di conseguenza la stessa
Giulia, fino al giorno in cui la sua futura amica non iniziò a lavorare come
cassiera proprio nello stesso supermercato in cui lei aveva acquistato a suo
tempo la sua copia di Dio di illusioni. Ed ecco così una seconda e
altrettanto bizzarra coincidenza che andava a sommarsi a quella che aveva
favorito il loro primo incontro.
E se, ancora per un
po’, i loro colloqui furono circoscritti unicamente a quei momenti in cui Luisa
si metteva in fila con il suo carrello della spesa, immancabilmente ogni volta
alla cassa dove era di turno Giulia, nel giro poco tempo, le due ragazze
cominciarono a familiarizzare e a vedersi sempre più di frequente anche
all’esterno del negozio.
Ma era già una
Giulia abbastanza diversa da quella del giorno in cui si erano conosciute.
Alcune cose erano forse troppo connaturate in lei perché potessero cambiare,
come, per esempio, la propensione che aveva a passare da un discorso all’altro
senza approfondirne troppo nessuno, riconobbe Luisa, ma ciononostante emanava
da lei qualcosa di diverso. O forse era lei stessa a essere cambiata e a vedere
le cose e le persone con occhi diversi. Ma su una cosa non c’erano dubbi: le
parole di Giulia di quella sera, Non si
può dire che io sia una gran lettrice, fossero state o no vere, non le si
confacevano più. Traspariva invece, da tutto quello che diceva, che stava
leggendo molto, forse addirittura moltissimo.
Luisa aveva anche
apparentemente assistito in diretta allo sbocciare dell’interesse dell’amica
per la psicanalisi e ormai le
era anche chiaro che il suo recente interesse per i tarocchi, che lì per lì
l’aveva sorpresa, ne era una diretta conseguenza. Era in ogni caso la prima
volta, per quanto lei ricordasse, che Giulia le nominava Anais Nin e il suo Diario. Sembrava quasi l’avesse tenuto
in serbo per un’occasione speciale. O per una situazione di emergenza, come
poteva essere stata quella di quel pomeriggio.
E, a proposito
dell’idea della chiusura del cerchio, che aveva dato spunto a tutta quella sua
serie di riflessioni e di ricordi, Luisa aveva come l’impressione che molti dei
temi con cui si stava confrontando in quel periodo fossero già contenuti in
nuce, in forma puramente potenziale, in quei particolari momenti del suo
passato. Ma soprattutto, che fosse stato il suo primo incontro con Giulia a
fare da elemento catalizzatore e a decidere cosa avrebbe germinato e cosa no.
Ed ecco adesso, dulcis
in fundo, perfino il diavolo faceva la sua ricomparsa, anche se come figura
delle carte anziché nelle spoglie, ormai trascorse, di una specie di Indiana
Jones nostrale.
Non appena
entrò nel suo studio-soggiorno, Luisa notò subito la busta da lettere sul
tavolo, accanto al computer. Era il 5 febbraio e Alessandra pagava ogni volta
in questo modo, e ogni volta puntuale, la quota di affitto della sua
stanza.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Il 5 di ogni mese, così si erano accordate all’inizio. Anche se, parlare di accordo nel loro caso, la faceva sorridere. Usando un’analogia musicale: poteva esserci qualcosa di più scordato di tutta quell’assurda situazione?E così era di nuovo punto e accapo. Aveva promesso a Giulia di riflettere su quello che le aveva detto quel pomeriggio, ma in realtà non pensava di avere veramente bisogno di farlo. Le era del tutto evidente che non provava niente per Fabrizio e che quindi il particolare tipo di transfert che Giulia aveva ipotizzato era fondato sul nulla. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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