martedì 1 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Giulia annuì: «La moglie di Miller, June, era bisessuale, ma Anais Nin alla fine concluse di non esserlo e che i motivi della sua attrazione erano altri e confinati a quell’unica donna».  
L’attenzione di Luisa era  a quel punto salita alle stelle: «E come ha fatto a capirlo?».
«Andando oltre l’apparenza» rispose l’amica «ma in qualche modo c’entra anche la psicanalisi».
«Non riesci a essere un po’ più precisa?».
«Cosa pretendi, che mi ricordi tutto quello che leggo? Se sapevo che era di questo che volevi parlarmi mi sarei portata i primi due volumi del Diario».
«Non vorrei proprio essere costretta ad andare in analisi» commentò Luisa preoccupata.
«Facciamo così» continuò Giulia «appena torno a casa mi metto a frugare tra le pagine del Diario e, se trovo qualcosa di utile, te lo invio per posta elettronica. Che ne dici?».
«Dico che mi sembra un’ottima idea, grazie… E tu che ne dici se andiamo?».
«Per me va bene».
«Allora, mia cara Giuli, aspettami all’uscita. Oggi naturalmente offro io. Sai che, per merito tuo, mi sento più leggera di prima nonostante i pasticcini?».

Fuori non faceva molto freddo, ma era sceso il crepuscolo e piovigginava. Camminarono comunque per un po’ in silenzio, ognuna immersa nelle sue riflessioni, finché Giulia non si decise a dar voce a una considerazione che, immaginò Luisa, doveva frullarle in testa già da un po’.
«Volevo sapere, Lu, se hai notato una cosa…».
«Che cosa?».
«Mi hai detto che il tuo primo attacco di desiderio per Alessandra è stato al ritorno dalla conferenza sui tarocchi, giusto?».
«Giusto».
«Mentre la seconda volta, se non sbaglio, è stato pochi giorni fa al ritorno dalla casa di Fabrizio, è così?».
«Sì».
«Bene, non trovi una curiosa coincidenza che le uniche due volte in cui hai provato desiderio per la tua inquilina coincidano con le uniche due volte in cui hai veduto Fabrizio?».
Luisa scosse la testa: «Cosa vorresti insinuare?».
«Non voglio insinuare niente. Dico solo che è una curiosa coincidenza».
«Che fai? Prima lanci la pietra poi nascondi la mano?» ribatté Luisa «Quello che vuoi dire in realtà è che il mio desiderio per Alessandra non è altro che un surrogato di quello che proverei in realtà per Fabrizio?».
«Qualcosa del genere» ammise Giulia esitante «ma non ti sarai mica offesa?».
«Cioè, detto in altri termini» continuò Luisa, ignorando la domanda «io non avrei il coraggio di riconoscere i miei veri sentimenti per Fabrizio e li dirotterei su Alessandra che come parafulmine della situazione è l’ideale: non si lamenta, non protesta…».
«Ma neanche recepisce il tuo supposto interesse né lo ricambia» la interruppe Giulia, decisa a sfidare l’eventuale arrabbiatura dell’amica «ed è soprattutto questo, per usare le tue parole, che fa di lei il parafulmine ideale».
«Ma è un controsenso assoluto» esclamò Luisa «è come dire che miro a sinistra per colpire a destra o viceversa».
«Sarà anche così» replicò Giulia «ma è fuor di dubbio che spesso ci sfuggono le vere motivazioni nascoste dietro i nostri desideri».



Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.



Ecco cosa puoi fare adesso...

  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Andarono avanti ancora per un po’ a discutere in questi termini. L’interesse di Giulia per la psicanalisi, che aveva avuto un’improvvisa impennata in quegli ultimi mesi, si insinuava sempre più spesso nelle pieghe delle loro conversazioni e cominciava a dare, pensò Luisa, i suoi frutti perversi. Tanto per cominciare, non c’era il minimo dubbio che tutto quel che le stava succedendo con Alessandra e Fabrizio fosse determinato, almeno per un buon 90%, dal suo inconscio. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
  • Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.

Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



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