Anzi,
dal suo punto di vista, la morale sessuale l’aveva sempre riguardata quanto la
storia geologica delle rocce su cui si trovava a saltare poteva riguardare una
capra di montagna. Quindi la domanda era: perché l’idea di provare attrazione
per la sua inquilina la disturbava così tanto? Forse perché sapeva
istintivamente che le cose non dovevano essere così e che doveva cercare
altrove la spiegazione di quanto le stava accadendo?
Inaspettatamente, fu proprio la sua
amica del cuore Giulia a darle infine una nuova e, per lei, sorprendente chiave
di lettura. Luisa aveva inizialmente
esitato a confidarsi con lei per almeno un paio di motivi: perché conosceva
bene l’impazienza dell’amica e la sua propensione a liquidare tutto in quattro
e quattr’otto e perché sapeva, altrettanto bene, che per lei Alessandra era
come il fumo negli occhi e che quindi
non sarebbe mai stata imparziale nel suo giudizio. Ma alla fine si era
decisa e le aveva chiesto di poter parlare con lei davanti a una tazza di tè e
un piatto di pasticcini, sedute a un tavolo della loro pasticceria preferita.
E Giulia non solo l’ascoltò con
attenzione per tutto il tempo, senza quasi mai interromperla, ma anche,
aggiungendo sorpresa a sorpresa, si dimostrò alla fine molto poco propensa a
condividere le ipotesi di Luisa a proposito di quanto le stava accadendo.
«Conosci Anais Nin, la scrittrice?» le
chiese a un certo punto.
«Sì e no» rispose Luisa «ho letto una
raccolta dei suoi racconti, ma è passato un po’ di tempo. Se ricordo bene, ero
ancora alle superiori».
«A me hanno regalato i sei volumi del
suo diario, per un compleanno»
spiegò Giulia. «è vero che per ora ho solo letto il primo volume e iniziato il
secondo ma ho intenzione di arrivare alla fine. È una lettura interessante,
sai? Descrive i suoi incontri con tanti personaggi famosi, compresi alcuni di quelli che piacciono a
te».
Luisa annuì, sperando però che l’amica
arrivasse presto al punto e le spiegasse perché aveva tirato in ballo la
scrittrice. Era lei a sentirsi impaziente in quel momento e l’ultima cosa che
voleva era essere tenuta sulle spine.
«Anche lei» proseguì Giulia «a un
certo punto della sua vita si sentì irresistibilmente attratta da una donna,
June, la bellissima moglie del suo amico scrittore Henry Miller. Anais Nin
intrecciò infine una relazione amorosa con entrambi, ma Henry e June furono
importanti per lei soprattutto perché la liberarono dai limiti e dalle
convenzioni del mondo borghese in cui si era imprigionata con il suo matrimonio,
rendendola partecipe del loro mondo fatto di esperimenti e trasgressione. A un
certo punto però cominciò anche a farsi delle domande, più o meno come quelle
che ti sei fatta tu».
«Vuoi
dire che anche lei si chiese se era lesbica?» domandò Luisa.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Giulia annuì: «La moglie di Miller, June, era bisessuale, ma Anais Nin alla fine concluse di non esserlo e che i motivi della sua attrazione erano altri e confinati a quell’unica donna».L’attenzione di Luisa era a quel punto salita alle stelle: «E come ha fatto a capirlo?».«Andando oltre l’apparenza» rispose l’amica «ma in qualche modo c’entra anche la psicanalisi».«Non riesci a essere un po’ più precisa?». [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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